
Alcuni autori hanno realizzato dei veri e propri progetti fotografici: eccoli di seguito, numerati per tutelare l’anonimato dell’autore in fase di votazione, con una breve descrizione.
Foto numero: 2,3,4 - L'obiettivo che ho voluto raggiungere con questi scatti è stato quello di immortalare elementi oggettivi che richiamino il tema della sicurezza: uno scatto creativo che trasmetta una tematica così importante anche con "leggerezza" e "calore" (senza escludere il rilievo che ha un tema così delicato).
Foto numero da 5 a 12 - Fai da te: anche nei piccoli lavori “fai da te”, le pratiche che spesso adottiamo sono molto più pericolose di quanto non si pensi. Ci affidiamo all’improvvisazione e alla nostra manualità, ma non essere preparati agli imprevisti ed essere superficiali a volte può essere fatale.
Foto numero: 13,118 - "I FANTASMI SENZA DIRITTI!!!". Si tratta di lavoratori impegnati in smistamento colli con temperature proibitive all'interno del capannone in cui viene svolto il lavoro in piena estate senza alcun refrigerio (LOGISTICA).
Foto numero da 26 a 31 – Muri. I muri si ergono lungo le strade, testimoni del lavoro di tante persone che mattone dopo mattone, cemento su cemento, ora dopo ora costruiscono, edificano creano. I muri narrano la storia delle città, i muri sostengono, sono casa e rifugio; i muri a volte crollano, fragili, sulle vite della gente. I muri portano messaggi di ribellione o vere e proprie opere d’arte. I muri sono la testimonianza del lavoro dell’uomo che grazie alla sua manualità, forza e creatività costruisce, distrugge e ricrea.
Foto numero 32 - Ristrutturazione su bambù: L’istate dallo scatto rappresenta una situazione tipica di mancata sicurezza sul lavoro in molti cantieri dell’Asia. Nel caso specifico mi trovavo a Leh, città principale del Ladakh, e 4 persone stavano ristrutturando l’ingresso di un edificio su un’impalcatura di bambù in totale assenza di sistemi di sicurezza. Viaggiando in queste aree remote la mancata sicurezza sul lavoro si percepisce in ogni cantiere e viaggi del genere aprono la mente, su molti aspetti della vita, ma anche nell’ambito della sicurezza. Tutto questo ci dovrebbero far rendere conto che siamo privilegiati a vivere in un paese che normalizza ed impone quanto necessario per prevenire incidenti ed infortuni e che siamo fortunati ad avere a disposizione tanti sistemi e dispositivi per tutelarci e quindi ne dovremmo farne sempre un uso congruo ed intelligente.
Foto numero 54 e 55 - TROMPE L'OEIL: La scorsa settimana in officina si stava collaudando la tenuta stagna di saldature con l'utilizzo di liquidi penetranti di colore rosso. La similitudine a tante, purtroppo, bruttissime scene in cui il liquido rosso è il sangue di lavoratori mi ha colpito a tal punto da impugnare la macchina fotografica per dire: stavolta non è sangue! Lavoriamo e impegniamoci tutti assieme per diminuire la strage sul lavoro!
Foto numero 70 e 71: Ho scattato le foto all' estero, in Germania, con una Nikon Coolpix S5100, all' esterno di un grattacielo e di un centro commerciale. Entrambe evidenziano il servizio di pulizia delle finestre in quota. Tali lavoratori sono definiti "spazzini acrobati" o "uomini ragno". Queste attività lavorative possono comportare dei rischi. ÈIl datore di lavoro che ha la responsabilità di valutare tutti i rischi e adottare le misure di prevenzione e protezione più utili al fine di prevenire gli infortuni professionali. Nel caso della pulizia delle finestre, la "pianificazione" è la risposta più appropriata. La legge sul lavoro in luoghi alti impone ai datori di lavoro di considerare, in maniera meticolosa, una valutazione del rischio, prima di organizzare le relative attività. Ciò consente di identificare le precauzioni necessarie, in modo che i lavori possano essere eseguiti con le migliori garanzie di sicurezza.
Foto numero 79 - La sicurezza non è un lusso: La foto vuole essere il contrasto tra il lusso e l’eleganza e la necessità dell’utilizzo dei D.P.I.
Foto numero 80 - Non lasciare la sicurezza a metà: La foto vuole essere di stimolo all’ utilizzo corretto ed integrale dei D.P.I. così da massimizzare la loro efficacia.
Foto da 81 a 93 - Soccorso Occorre Subito: Un S O S lanciato dal mondo della sanità per le continue violenze, aggressioni, minacce nei confronti del personale sanitario del 118 e nell’ambito ospedaliero.
Chi si occupa della salute degli altri, sfrecciando con l’ambulanza in città al massimo della velocità e rischiando la vita, molte volte all’arrivo viene aggredito con reazioni violente, da parte dei familiari del ferito e dai pazienti.
Una professione a rischio quella dell’infermiere e del medico, andare al lavoro sta diventando causa di profondo stress. Escono di casa ad inizio turno e con la speranza di rientrare alla fine incolumi. Sentire di continue ed ormai giornaliere aggressioni determina sconforto”.
Il lavoro dei medici dell’Emergenza consiste nel salvare vite, ma per farlo è fondamentale lavorare nella massima sicurezza nei luoghi di lavoro, senza mettere a rischio la propria vita.
Risulta quindi essenziale che le istituzioni tutte, ognuno per la propria competenza, si impegnino per garantire maggiori tutele e soprattutto per diffondere e strutturare nella società l’immagine di professionisti il cui compito è preservare la salute e la sicurezza dei cittadini.
Il 118 non trasporta malati, ma si prende cura, di tutti coloro che hanno bisogno di assistenza in urgenza.
Senza dimenticare che durante la pandemia milioni di persone sono state curate e salvate grazie alla dedizione e passione di tutto il personale sanitario, e solo in Italia hanno pagato con la vita circa 500 tra medici ed infermieri.
Foto da 94 a 106: PASSIONE, ORDINE E PRECISIONE. È quello che ha come prima impressione in questa grande azienda famosa e orgoglio italiano in tutto il mondo, anche la parte che riguarda LA SICUREZZA dà l'impressione di essere seguita bene. I risultati delle costruzioni sappiamo quali solo.